
Cresce la domanda interna, il cliente italiano ha più voglia di muoversi, gli indicatori sono in crescita. Segnali positivi per le mete lontane: Cuba, Messico, Sud America. L’incoming verso il nostro Paese vede “i tedeschi in aumento, mentre nasce un turismo scandinavo verso l’Italia”, afferma Sottosanti. Sulla base dei dati si può parlare “di un aumento generale”
“Il 2015 è un buon anno per l’ottica associativa, siamo contenti per come è iniziato. C’è ottimismo, non tanto dovuto alla ripresa economica, ma della domanda da parte del cliente”. Parola di Francesco Sottosanti, direttore nazionale Federviaggio. Analizzando il momento contingente, il direttore non può prescindere da Expo. “E’ fortunatamente iniziata bene – commenta a Guida Viaggi -, per la prevendita è stata la migliore, a detta della Bei, in termini percentuali sul numero di biglietti previsti, di tutti gli Expo organizzati. I 24 milioni di biglietti sono il punto di pareggio dei conti Expo, ne sono stati venduti più di 10 milioni prima del 1° maggio. Di questi il 70% sono stati venduti da operatori che lavorano con l’estero”. Secondo Bei è stato venduto il 20% prima di aprile. Inoltre, “nei primi quattro giorni di Expo abbiamo la media di 200mila ingressi. Non sarà un flop – afferma Sottosanti -, anzi sarà un buon successo”.
L’onda lunga
Il manager non ha dubbi che il mondo del turismo dovrebbe “cavalcare l’onda, per farne un’onda lunga per andare oltre i 6 mesi di esposizione”. Basti dire che l’Italia nei desideri dei turisti è la destinazione numero uno al mondo, “in realtà siamo al 15esimo posto”, il che può essere interpretato in due modi, o pessimistico o ottimistico, quest’ultimo inteso nell’ottica dello spazio di recupero esistente.
Non ci sono dubbi sul fatto che “la ricetta piccolo e bello non vale più, bisogna fare massa critica ed essere d’impatto sul mercato mondiale”, pertanto si deve “accogliere la spinta di Expo per consolidare le posizioni”.
Cresce la domanda interna
Intanto c’è stato “un aumento della domanda interna, il cliente italiano ha più voglia di muoversi, gli indicatori sono in crescita”. Come si presenta la mappa delle mete? “Si incrocia con la loro disponibilità”. Quella che è in corso “è una guerra mondiale federale. In tutto il mondo ci sono focolai di aree a rischio. A volte di reale pericolosità e a volte legati a timori”. E’ un dato di fatto il calo del Medio Oriente, mentre “crescono le mete molto lontane, Cuba, Messico, Sud America.
Intanto il mercato interno mostra una minore predisposizione ad andare all’estero”. Ecco quindi che l’incoming verso il nostro Paese vede “i tedeschi in aumento, mentre nasce un turismo scandinavo verso l’Italia”, afferma Sottosanti.
Parlando di cifre si registra una crescita del 7/8% dell’incoming in Italia dall’estero, mentre sono statici i flussi Italia su Italia, pertanto si può parlare “di un aumento generale”.
Un altro dato positivo è che il fatturato (ipotetico) incoming in Italia “è cresciuto di qualche punto percentuale sul 2014”.
In arrivo nuovi soggetti in Federviaggio
Intanto, parlando di associazionismo, Sottosanti accenna al fatto che in Federviaggio sono appena entrati airberin, Sea e TripItaly, così come sono in arrivo nuovi soggetti in Federviaggio, che attualmente ne conta una trentina. s.v.
Fonte: http://www.guidaviaggi.it
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