
Presidente da alcune dichiarazioni abbiamo capito che Alitalia sta catturando la sua attenzione negli ultimi tempi, ci può meglio spiegare cosa intende?
“Alitalia, dopo molti anni, sta comprendendo quale doveva e dovrà essere il suo ruolo nel nostro Paese. Probabilmente ci sono voluti eventi societari traumatici e cambi di management per iniziare a definire un nuovo percorso che, per quello che si inizia a vedere, sembra imboccare una strada virtuosa.”
Quando parla di eventi traumatici a cosa si riferisce?
“Ovviamente ai dolorosi passaggi degli ultimi anni che hanno visto politiche non consone far perdere progressivamente presenza mondiale, allontanamento dalle necessità del Cliente e incapacità di gestione del rapporto con i partner di filiera quali la produzione di pacchetti turistici e la distribuzione.”
Quindi adesso ritiene che il nostro vettore stia progettando un futuro più in linea con il mercato?
“Certamente, prendo a spunto le parole del Presidente Montezemolo ospite illustre alla conferenza di apertura del recente Biz Travel Forum di Milano dove ha correttamente interpretato il ruolo del promotore del nuovo corso che non si preoccupa solo delle grandi strategie ma anche del costante miglioramento quotidiano che tanta immagine e sostanza da al viaggiatore. Micro azioni che vedono, ad esempio, una nuova organizzazione per le risposte in tempo reale al Cliente. Accanto alle ristrutturazioni in atto presso le lounge aeroportuali ed a quelle degli aerei per migliorare il confort si concretizzano anche strategie più di lungo respiro nella ripresa delle rotte a lungo raggio. Questo è anche grazie ai nuovi stimoli ed alle risorse che il Socio Etihad ha messo in campo rendendo possibile una visione futura del doppio hub internazionale Abu dhabi e Fiumicino.”
Presidente ma la sua visione è comune sia come imprenditore del settore che come responsabile dell’area Turismo di Confcommercio?
“Ho la fortuna di osservare il mercato sia dal punto di vista imprenditoriale che da quello associativo; oltretutto la visione associativa è doppia in quanto coordino l’area turismo di Confcommercio ma sono anche Presidente di Federviaggio che, come sapete, accomuna una grande parte del turismo organizzato italiano e con la recente nascita di FTO accomuna anche larga parte della distribuzione grazie all’apporto di AINeT.
Da imprenditore, per tornare ad Alitalia, ho colto con grande soddisfazione la rinnovata fiducia che il nostro vettore da alla filiera distributiva nazionale che tanto fa ed è in grado di fare per la commercializzazione dei servizi di volo ma che tanto necessita di sostegno e di prodotto per fare al meglio il proprio mestiere.
Da Presidente di Federviaggio, se vuole un esempio concreto, sottolineo la recentissima decisione di Alitalia di sostenere, verso IATA, il mantenimento del pagamento del BSP, quindi del valore dei biglietti intermediati dagli Agenti di Viaggio per i Clienti finali, a 30gg contro proposte penalizzanti che volevano ridurre e di molto questi tempi penalizzando le magre casse degli Agenti di Viaggio; hanno dimostrato concretamente quanto la filiera distributiva viene tenuta in conto e supportata.
Da Presidente di Confturismo mi aspetto una continua e concreta collaborazione tra filiera produttiva e distributiva del turismo italiano, sia in icoming che in outgoing, e fornitori di servizi finali, in questo Alitalia è parte concreta ed imprescindibile, allo scopo di migliorare sempre l’offerta turistica dell’Italia e concretizzare obiettivo di contribuire sempre di più alla crescita del nostro PIL.”
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