
LA SOCIETÀ GUIDATA DA PATANÈ HA VINTO LA GARA PER GESTIRE EVENTI E SERVIZI DI QUELLO USA E CIÒ GLI HA SPIANATO LA STRADA PER ALTRI 12. E ULTERIORI DUE SONO IN ARRIVO. INTANTO HA GIÀ VENDUTO UN QUARTO DEL MEZZO MILIONE DI INGRESSI PRENOTATI
Milano È soddisfatto Luca Patanè: la sua Uvet, uno fra i maggiori gruppi italiani nel settore del turismo si è assicurata la gestione dei servizi di 13 padiglioni dei Paesi partecipanti a Expo, pari a un quinto del totale. “Ma abbiamo ancora un paio di negoziati in corso- rivela il presidente di Uvet – e se tutto andrà bene dovremmo arrivare a quota 15 su un totale di 71 padiglioni”. A rallegrare l’imprenditore contribuiscono anche le stime sull’andamento del gruppo nel 2015: “Contiamo di chiudere il bilancio con un incremento dei ricavi del 20%”. Il fatturato aggregato, dunque dovrebbe passare da 700 milioni fino a circa 850 milioni per un gruppo che, contando le agenzie di viaggio in franchising raggiunge un giro d’affari complessivo di oltre 2,2 miliardi. Ma non è tutto. Patanè, infatti, racconta di aver già venduto il 25% dei biglietti dell’Expo acquistati a suo tempo: circa 125mila su un totale di mezzo milione. La mossa vincente del gruppo Uvet è stata l’acquisizione dell’incarico per la gestione degli eventi e dei servizi del Padiglione Usa. Una referenza di alto livello che ha spianato la strada ai dodici accordi successivi firmati tramite la controllata Uevents. Si tratta delle intese per gestire i servizi dei padiglioni di Argentina (allestimento, dotazione tecnologica, gestione staff), Brasile (staff), Uruguay (servizi logistici, gestione eventi e staff), Ecuador (staff e catering), Colombia (logistica, staff e sistemazione
alberghiera), Messico (logistica e eventi), Israele (servizi logistici, gestione eventi e staff), Barhain (staff), Angola (logistica, staff e sistemazione alberghiera), Thailandia (logistica e sistemazione alberghiera), Montecarlo (staff, eventi e sistemazione alberghiera), Spagna (logistica e sistemazione alberghiera). “Abbiamo puntato fin dall’inizio sull’Expo – afferma Patanè – perché pensiamo che contribuirà, certamente quest’anno, a stimolare l’economia italiana. Alla manifestazione sono previsti 21 milioni di visitatori, di cui 7/8 milioni di stranieri. Da alcune simulazioni effettuate, stimiamo che se quei visitatori stranieri diventassero abituali si potrebbero generare per l’Italia circa 8 miliardi di euro di valore aggiunto ogni anno. Occorre che tutti facciano la loro parte per mostrare il meglio del nostro Paese. Utilizzando le giuste leve di comunicazione e marketing territoriale, metteremo le basi per creare un turismo di ritorno, che contribuirà anche alla crescita del nostro Pil”. In effetti Uvet ha scommesso fino in fondo sull’occasione offerta da Expo. A cominciare dall’acquisto di 500mila biglietti dell’Esposizione Universale e dalle prenotazione di 3.000 camere d’albergo, di cui 2.000 solo a Milano in circa 200 hotel a 3, 4 e 5 stelle. “Finora abbiamo già rivenduto circa il 25% dei biglietti acquistati: si tratta di un grande successo. Non dimentichiamoci che l’Expo è lunga e che il bello deve ancora arrivare. Quanto a noi abbiamo prenotato altri 100mila biglietti: come vede siamo ottimisti”. La ciliegina rossa di Uvet sulla torta dell’Expo sono gli italoamericani, una delle scommesse su cui Patanè si è speso di persona con un tour de force attraverso le principali città americane. Dice: “I primi segnali che provengono dagli Usa sono molto promettenti. In particolare abbiamo registrato un forte interesse su tutta la costa Est da Boston a New York fino a Miami”. Ecco spiegata quindi l’adesione di Uvet al progetto “Made of italians” di Expo, che ha l’obiettivo di portare (o riportare) in Italia, in occasione dell’evento, un milione di italiani emigrati all’estero. E’ dunque con un occhio rivolto agli Usa (ma non solo) che Uvet ha deciso di costituire una serie di società ad hoc per l’offerta di servizi e pacchetti turistici da associare alla vendita dei biglietti per l’Esposizione Universale. In particolare per il mercato statunitense Uvet Usa, tramite il suo portale Uvetusa.com, fornisce ai cittadini americani la possibilità di acquistare non solo i biglietti d’ingresso a Expo 2015 ma anche voli, stanze d’albergo, pacchetti culturali e turistici per visitare l’Italia. In questo quadro Made in Uvet è la società costituita per proporre a tutti i visitatori (non solo agli americani) assieme all’Expo una serie pacchetti dedicati al design, alla moda, al lusso, al lifestyle, all’enogastronomia, all’arte, alla cultura. “Un’occasione – sottolinea Patanè – per associare alla visita all’Expo una crociera a Capri, una visita al Colosseo, al Duomo di Milano, alla Basilica di San Marco a Venezia o agli Uffizi a Firenze”. Qui sopra, Luca Patanè presidente di Uvet
Fonte: http://www.repubblica.it/
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