
“Avere un Piano vuol dire che è possibile condividere insieme, pubblico e privato, degli obiettivi prioritari”. Sono parole di Francesco Palumbo, dg Mibact, presentando il Piano Strategico 2017-2020 di cui lo scorso anno , nella stessa sede ne erano state annunciate le linee guida ( Convegno Strategie e risorse turistiche , Palazzo Giustiniani , 24 novembre). “ Si tratta di un Piano condiviso, che prevede 52 linee di intervento da dividere su sei anni, i cui principi non sono stati elaborati nelle sale ma con un scambio attivo con gli operatori e con le associazioni di categoria, e con un confronto con ben sette Ministeri dal momento che il turismo è per sua natura trasversale. Abbiamo già attivato azioni pilota , tavoli condivisi con le regioni, avviando un percorso molto positivo, e siamo stati davvero felici di aver visto che in alcuni piani di importanti operatori sono stati già tradotte alcune delle linee guida del Piano che sarà sempre aperto a innovazioni e aggiornamenti.” Tra i punti cardine del Piano l’attenzione al territorio e al patrimonio immateriale, turista al centro, competitività e sostenibilità, Governance e Lavoro di squadra. E difesa del ruolo Enit, braccio operativo di questo Piano sul fronte della promozione, ente “ rinnovato” preso un po’ di mira , per ritardi e assenza, da Guglielmo Epifani, Attività Produttive Senato. “ Enit– le parole di Palumbo – è un po’ il numero 9 di una squadra di calcio , è lui che realizza gli obiettivi. E’ passato un anno dalla istituzione del nuovo asset e non è un periodo troppo lungo per rimettere a posto le cose. Non ci sono nemmeno problemi di budget e tutto è pronto per partire”.Grande in sala il plauso ( e le speranze) per questo Piano. e.i.
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