
Il direttore nazionale non lascia ombra di dubbio in merito a tempistiche e realizzazione della casa comune. Aggiunge poi un tassello sui soggetti partecipanti, affermando: “Auspico e lavoro perché non sia solo a tre”. A suo dire ci sono altre realtà all’interno di Confcommercio che potrebbero confluire.
“Il mese prossimo ci sarà la federazione nazionale del settore turismo di Confcommercio. Chi ci sarà dentro? Vediamo chi ci vuole essere”. Diretto, deciso, lapidario, risponde così Francesco Sottosanti, direttore nazionale Federviaggio a Guida Viaggi, quando gli chiediamo un commento in merito alla nascita della federazione a tre.
Il manager, incontrato durante la 14esima edizione del Marsupio Day, che si è svolta sabato scorso a Bologna, aggiunge ulteriori dettagli e non lascia ombra di dubbio in merito a tempistiche e fattibilità, nel momento in cui gli facciamo presente che, già in passato, non sono mancati gli annunci che davano di prossima realizzazione la federazione unica. “La si costituisce. Punto”, ribadisce il manager, aggiungendo: “Ci possono essere federazioni che entreranno subito e altre che staremo a braccia aperte ad aspettare”.
C’è anche un altro aspetto da tener presente, ossia il fatto che il 29 maggio ci saranno le elezioni per la presidenza Fiavet e per quanto riguarda la costituzione della federazione a tre è noto il pensiero del candidato Massimo Caravita.
Intanto iniziano a circolare rumors che ci potrebbe essere anche un secondo candidato, ma questo è un altro discorso.
Entrando nel merito della federazione a tre, Sottosanti ci tiene a sottolineare che, “con la federazione unica di settore si verrebbe a costituire una confederazione di settore, il che vuol dire fare fronte comune senza annullare le competenze, la storia e i rapporti territoriali” delle realtà aderenti. “Auspico e lavoro perché non sia solo a tre”, afferma. A suo dire ci sono altre realtà all’interno di Confcommercio che potrebbero confluire, “società che fanno eventi e convegni”, esemplifica Sottosanti, ribadendo che il nome non sarà Faf. L’idea è che possano unirsi anche aziende non solo e strettamente legate al turismo, ma che si occupano di servizi legati a questo mondo, la cui presenza permetterebbe di realizzare “sinergie di prodotto”.
Verso un concetto di 3.0
Se Federviaggio punta ad essere “un’associazione 2.0, la nuova associazione (la federazione unica, ndr) avrà un’ottica 3.0, il che non ha niente a che vedere con internet, ma va inteso nel senso di evoluzione del modo di fare associazione”.
Il manager divide il comparto tra fronte ricettivo e “resto” inteso come servizi e pacchetti. “In Confcommercio il ricettivo è rappresentato da Federalberghi ed altre realtà che potrebbero lavorare a braccetto con l’associazione, tutto il resto lavora in un unico contenitore che definisco un nuovo modo di fare associazione“. La mission? “Essere meno frammentati e creare più cluster omogenei, per essere più forti e rappresentativi. La federazione unica di settore vuol dire “entrare in una casa comune che porta vantaggi, anche solo in termini di sinergie di costi”, ma non sono solo questi. s.v.
Fonte: http://www.guidaviaggi.it/
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