
Federviaggio torna sulla vicenda Lufthansa e alza i toni della protesta delle associazioni di categoria.
In un commento rilasciato a L’Agenzia di Viaggi, Francesco Sottosanti, direttore di Federviaggio, dichiara infatti senza mezzi termini: «La decisione di Lufthansa è inaccettabile, offensiva e anche incostituzionale: basta andare a leggere il Titolo III dell’art. 36 della Costituzione italiana» (si tratta del punto che riguarda la regolamentazione dei rapporti economici e che sancisce la giusta remunerazione al lavoratore o prestatore di servizi).
«La distribuzione professionale tramite i canali certificati da Iata e dai gds ha fatto la fortuna dei vettori aerei tradizionali – evidenzia inoltre Sottosanti – Questi canali garantiscono anche un servizio professionale al consumatore finale consentendo una comparazione oggettiva delle condizioni di mercato tra vettori. L’introduzione di una fee unilaterale di 16 euro nell’utilizzo degli strumenti professionali, mascherandola da “imposta di scopo” per migliorare la qualità dei suddetti strumenti, non è altro che un ulteriore balzello per eliminare le attività professionali di intermediazione e limitare la visibilità di offerte comparabili al consumatore finale. In ultima analisi Lufthansa – “sputando nel piatto dove ha mangiato finora” – dimostra scarsa visione di mercato; magari la progressiva perdita di leadership ne sta offuscando la strategia».
Come associazione di settore, in armonia con le altre associazioni di categoria, Federviaggio sta seriamente pensando ad azioni comuni per rendere più chiara la visione prospettica di Lufthansa. «Una potenziale guerra tra vettore e distribuzione – conclude Sottosanti – andrebbe a discapito del servizio al consumatore finale. E ci sembra che sia molto chiaro a causa di chi…».
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