
Scalda i motori la FTO, Federazione Turismo Organizzato, la nuova casa comune per il turismo fondata in Confcommercio da Federviaggio e AineT e in attesa di una terza attesa aggregazione (Fiavet), presentata al TTG di Rimini.
Alla sua prima uscita, la federazione affronta quella che lo stesso Patanè giudica “la ferita sanguinante” del Fondo di garanzia: ”Lo scandaloso rimpallo di responsabilità e competenze ha prodotto un dannoso immobilismo su una questione che è prioritaria per il comparto. Di fronte a innumerevoli default, non possiamo e non vogliamo attendere i tempi della politica. Ecco perché abbiamo finalizzato proprio in questi giorni incontri costruttivi con le principali compagnie di assicurazione per adottare una formula innovativa, ma soprattutto in grado di rispondere a quelle esigenze di sostenibilità che sono alla base di legittime riserve del mondo assicurativo. Dobbiamo dare una risposta al mercato, alla categoria, al consumer. E lo faremo in tempi brevissimi”.
Patanè ha poi disegnato le strategie della neo federazione: “Vogliamo avviare un associazionismo 3.0, iperconnesso con gli associati – ha detto – per innovare tutti i servizi tradizionali dei sindacati d’impresa, da quello fiscale a quello legale, con uno sguardo all’Europa dove dobbiamo contare di più e non subire legislazioni spesso lontane dalla realtà del mercato.
Saremo al fianco delle imprese associate anche con un portale, OrolavorO, improntato a un matching in tempo reale per la valutazione incrociata delle offerte e domande di lavoro nel turismo e continueremo a collaborare con l’Università Bicocca di Milano per formare i giovani talenti del management turistico del futuro”.
Forti motivazioni anche da parte di Franco Gattinoni (presidente AineT): “Quello di FTO vuole essere un modello organizzativo disegnato sulla falsariga dei modelli aziendali, improntato su interventi tempestivi per assistere gli associati assicurando, ad esempio, anche nelle fiere una partecipazione più strutturata e identificabile. L’intento è quello di riuscire ad avere un’unica associazione rappresentativa forte, magari condividendo con altre confederazioni una interlocuzione convincente con le istituzioni. Farci valere per far valere il settore turistico”.
A completamento della sua mission, FTO intende allargare la base di comunicazione con i social media, attuare un efficace marketing associativo, predisporre condizioni favorevoli ai soci nelle attività ICT, web marketing e servizi web, partecipare al fianco delle imprese associate a market place di settore per negoziazione di prodotti e servizi.
Ma la missione sarà veramente compiuta se nella FTO apparirà la sigla più attesa, quella “storica” Fiavet che sembra ancora recalcitrare, ma pare che sia solo questione di tempo.
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