DL ASSET, FTO: BENE NORME SU CARO VOLI, ORA RIPENSARE TRASPORTO AEREO IN ITALIA

ROMA, 5 ottobre – “L’approvazione definitiva in Parlamento del decreto Asset porta con sé misure importanti, per quanto non risolutive, sul caro voli e sugli abusi delle compagnie aeree low cost. Si tratta dunque di un provvedimento che salutiamo con favore perché rappresenta un primo passo verso una governance del trasporto aereo in Italia che garantisca un modello di offerta più equo e trasparente, sulla stessa linea dell’attuale discussione europea che riguarda la possibilità di includere il bagaglio nel prezzo del biglietto”. Lo commenta in una nota Franco Gattinoni, presidente della Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio.
“Circa le limitazioni alle tariffe contiamo in un efficace utilizzo dei nuovi poteri affidati ai regolatori del mercato, Antitrust in testa. E accogliamo con soddisfazione – prosegue Gattinoni – il principio della pubblicità dei contributi elargiti ai vettori dalle società di gestione degli aeroporti: un fattore che consentirà magari ad altre compagnie di accedere alle stesse condizioni. Auspichiamo inoltre che soprattutto alcune low cost garantiscano finalmente un efficiente servizio di assistenza e riprotezione dei passeggeri, in ossequio al Regolamento 261 che oggi non sempre viene rispettato. Ma ancor più ci auguriamo che si evitino le storture legate ad algoritmi che violano la privacy dei cittadini e che possano finalmente cessare quelle pratiche ostruzionistiche che hanno contribuito a bloccare il lavoro di agenzie di viaggi e tour operator, penalizzando le ampie fasce di popolazione che, per diverse ragioni, non hanno dimestichezza con le prenotazioni online”.
“Ci sono problemi strutturali nel mercato italiano dei voli che non si possono risolvere con le norme. C’è un tema di sostenibilità e di multimodalità che non può essere più trascurato. In ogni caso – conclude il presidente Fto – prendiamo atto dello sforzo del governo e ci auguriamo di poter presto lavorare, in sinergia con tutti gli attori coinvolti, a un ripensamento strategico del comparto”.

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